Il monastero benedettino di Santo Stefano a Fossanova (LT), menzionato per la prima volta nelle fonti nel 1089, fu affidato all’Ordine cistercense nel 1134-35 da Innocenzo II.
Grazie alla dispensa papale di poter detenere beni materiali, la comunità cenobitica avviò l’accumulo delle fortune economiche necessarie per permetterne la riedificazione di tutti gli ambienti monastici tra la fine del XII e il XIII secolo.
Accogliendo modelli sperimentati per la prima volta in Borgogna, l’architettura di Fossanova sancisce la rottura definitiva con il “classicismo romano”di ascendenza paleocristiana, nell’edilizia sacra dell’Urbe e del Patriumonium Sancti Petri.
La visita del monastero (chiesa abbaziale, chiostro, aula capitolare, refettorio, cappella di San Tommaso d’Aquino) ha permesso la “scoperta” delle novità costruttive e formali introdotte a Fossanova successivamente diffuse nell’architettura regionale del Lazio meridionale.
- A cura di: Emanuele Gallotta
- Durata: 2 ore circa
- Quota: € 10,00
- Appuntamento: Davanti all’ingresso all’Abbazia, Via San Tommaso d’Aquino, 1 – Priverno-Fossanova