L’appellativo di questa chiesa, sorta intorno alla fine del ‘400 a seguito di un fatto miracoloso, ci ricorda cosa fosse il Trastevere in antico: un susseguirsi di orti, le cui delimitazioni, perpendicolari al fiume, caratterizzano tutte le piante di Roma fino alla fine dell”800. I “Pizzicaroli, Vermicellari, Vignaroli” e altri commercianti e artigiani, riuniti in Confraternita, ne furono i custodi e ancora oggi la chiesa, un autentico tempio del Manierismo romano, tripudio di pitture, stucchi dorati, marmi preziosi, è affidata alla Venerabile Arciconfraternita di Santa Maria dell’Orto.
Oltre alla visita alla chiesa, avremo modo di visitare alcuni luoghi ad essa adiacenti e normalmente chiusi al pubblico: il chiostro, la Sala del Consiglio con i soffitti quattrocenteschi, e infine l’archivio con documenti originali delle più importanti confraternite di mestieri romane.
A cura di Rossella Faraglia
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Last modified: Novembre 19, 2020