L’umanizzazione della natura che Ovidio compie attraverso i miti dà giustificazione alla validità della fantasia. E l’umanità può sempre ritrovare nelle “Metamorfosi” un mondo terreno ricco e vario, dove potenze divine e creature umane si incontrano, dove il favoloso diviene reale e l’affannarsi dei corpi e della psiche si converte in un gioco di forme in continuo, costante divenire.
Una mostra ambiziosa, esito di un progetto scientifico sviluppatosi nel corso di dieci anni, che dà conto e fa quasi toccare con mano la potenza di Ovidio come produttore di immagini e dimostra che, a partire dalla pubblicazione delle “Metamorfosi”, nessuno ha potuto più fare a meno di lui. Dunque, non solo sculture (la leggendaria Venere Callipigia, l’imponente Augusto di Aquileia …) ma anche affreschi parietali e pinakes, gemme, cammei, e un notevole insieme di codici splendidamente miniati. E inoltre, in un insieme fortemente evocativo, dipinti dal Quattrocento al Seicento danno conto del persistente potere immaginativo del poeta romano.
A cura di Sara Millozzi e Rossella Faraglia
Costo: € 7,00 visita guidata; € 13,50 biglietto
Appuntamento: ore 17:00, Via XXIV Maggio, 16