La mostra vuole raccontare il cortocircuito tra arte, politica e costumi sociali che si viene a creare attorno al fatidico anno 1968. Lo slogan del maggio francese è preso come indicatore dello spirito che anima i movimenti artistici più significativi del momento attraverso le opere di artisti come Mario Schifano, Jannis Kounellis, Mario Merz, Richard Long, Joseph Kosuth e molti altri. A cinquanta anni di distanza è possibile valutare con il giusto distacco la situazione politica e sociale di quel momento di rivolta e cogliere gli aspetti, anche contraddittori, di una stagione artistica molto vivace e fondativa per gli anni a venire.
A cura di Ada De Pirro
Appuntamento: ore 16:30, all’ingresso della Galleria Nazionale (ex GNAM), Viale delle Belle Arti, 131
Costo: € 7,00 visita guidata; € 10,00 biglietto intero, € 5,00 ridotto