Il primo ciclo sulle chiese contemporanee a Roma si chiude con l’opera di Piero Sartogo e Nathalie Grenon nel primo tratto di via Magliana.
Esito felice di un periodo di profonda intesa tra il vicariato romano e la cultura architettonica locale, l’edificio si caratterizza per la rottura dei canoni compositivi della tipologia chiesa. L’intenzione è quella di proporre uno spazio articolato dove la compenetrazione tra vuoti e pieni viene impreziosita dalla presenza di numerosi artisti tra cui Mimmo Paladino e Carla Accardi, frutto della consolidata collaborazione dell’architetto con il mondo artistico.
Il risultato è un progetto che funge da punto di riferimento riconoscibile e inclusivo – conformato nel lungo taglio che porta all’ingresso dell’aula assembleare – all’interno di un quartiere dove l’edilizia residenziale anonima è prevalente.
- A cura di: Alberto Coppo