Ci vuole molta immaginazione per farsi un’idea dell’effetto che doveva suscitare la Cancelleria appena terminata.
La Roma del 1490 era una marea di fabbriche basse e disadorne, dalle quali emergevano le grandiose rovine antiche in pietra bianca e i pochi edifici monumentali del primo Rinascimento romano, rivestiti in pietra o intonacati in bianco. In questo panorama pittoresco un cardinale, Raffaele Riario, volle inserire un palazzo che fece scuola e che aprì le porte alla nuova architettura del Rinascimento.
Il risultato fu straordinario: abitazione ma soprattutto specchio dell’alto rango del proprietario; un edificio totalmente nuovo eppure profondamente debitore dell’architettura degli antichi romani; residenza privata ma aperta verso una città che finì per gravitare intorno all’iconico cortile interno. Dopo la visita a Palazzo Farnese, fulgido esempio del Rinascimento architettonico, sarà interessante indagare il palazzo che a Roma gettò il seme del nuovo modus aedificandi.
- A cura di: Federica Di Folco