L’occasione per andare a Napoli, per visitare il Museo Archeologico, è stata la presenza fino a giugno dei bronzi di San Casciano che molti di noi non avevano fatto in tempo a vedere al Quirinale. Questi pezzi etrusco-romani, ritrovati nell’area termale del Bagno Grande di San Casciano, facevano parte di un santuario eretto attorno ad una vasca profonda oltre quattro metri. Sono collocati al MANN con un allestimento molto sobrio, i colori dell’acqua a fare da sfondo, tranne nella sala scura in cui è conservato il fulgor conditum di bronzo, il “fulmine sepolto”, che sigillava ciò che all’interno del tempio era stato evidentemente colpito da un fulmine, cioè la vasca stessa.
Certo, ci vorrebbero ore e ore per visitare questo Museo che ospita – se così si può dire – l’archeologia nel suo farsi, nelle sue scoperte fondative (Ercolano e Pompei), nel collezionismo sfrenato dei suoi pezzi spettacolari (collezione Farnese in primis), che costituisce un manuale eccelso di storia dell’arte antica. Naturalmente, visto che molte e molti di noi erano alla prima visita, l’archeologa Sara Millozzi, che ci ha guidato oggi con la grazia e la competenza di sempre, ha illustrato i pezzi più importanti, dai celeberrimi Tirannicidi, alla “montagna di marmo” del Toro Farnese (il supplizio atroce di Dirce), pezzo intrasportabile e tuttavia trasportato da Palazzo Farnese alla collezione borbonica del re di Napoli, al malinconico Ercole di Glicone, allo splendido Doriforo di Policleto… Al piano superiore, tra teche di meravigliosi vetri, balsamari, oggetti di arredo dal design audace e strabiliante (lo scaldabevande in forma di cinta muraria !), mosaici pavimentali e parietali in opus vermiculatum, nature morte con elementi vegetali e animali di incredibile verosimiglianza…
Una visita necessariamente parziale, certo, per il tempo a disposizione, ma talmente ricca e gratificante (per gli occhi e per la mente) che è Impossibile farne un resoconto completo… siamo però molto felici di esserci lasciati con la consapevolezza che questa è stata “solo” la prima puntata…