Se c’è stato un momento in cui per la prima volta furono davvero messi in discussione i valori vittoriani che segnarono l’Inghilterra tra Ottocento e primo Novecento connotati da una forte impronta patriarcale e pudica, fu con la nascita del gruppo di intellettuali che animò Bloomsbury capeggiata da Leonard Woolf e da sua moglie Virginia.
Per la prima volta a Roma, nelle splendide stanze di Palazzo Altemps, avremo la possibilità di ripercorrere le tappe di un percorso intellettuale, che prima di tutto è una storia di amicizia e amori, lavoro, attenzione alle nuove istanze sociali e, soprattutto, alla nuova arte post-impressionista nata all’ombra del gigante Cézanne e, allo stesso tempo, volta al superamento delle discipline.
Libri, immagini, dipinti, fotografie e oggetti dei protagonisti ci racconteranno di Leonard e Virginia Woolf, Vanessa Bell, Duncan Grant, Roger Fry, John Maynard Keynes e altri. “Virginia Woolf e Bloomsbury. Inventing life” è una mostra promossa dal Museo Nazionale Romano e dalla National Portraits Gallery di Londra, a cura di Nadia Fusini (studiosa e traduttrice di Virginia Woolf) con Luca Scarlini.
- A cura di: Matteo Piccioni