“Non est in toto sanctior orbe locus”, non c’è in tutto il mondo luogo più santo.
Così è scritto sull’architrave che incornicia l’altare del Sancta Sanctorum, nato come cappella papale, scrigno delle reliquie più venerabili di Roma e dell’icona “acheropita” del Salvatore.
Gli affreschi della seconda metà del XIII secolo sono testimonianza fondamentale della pittura a Roma, essi stessi reliquia di un’arte altissima di cui ben poco rimane. I rifacimenti sistini, che hanno pressoché distrutto l’antica sede papale e le sue straordinarie stratificazioni, si sono non a caso arrestati davanti alla cappella, limitandosi alla sistemazione di un’altra reliquia, tutt’oggi oggetto di grande devozione, la Scala Santa, quella che Cristo avrebbe salito nel Palazzo di Ponzio Pilato.
- A cura di: Rossella Faraglia