“Se della morte stessa [l’arte barocca] farà spettacolo negli apparati funebri e nei sepolcri, sarà per coprire il gelido orrore della fossa che il Caravaggio aveva additato come ultimo destino dell’uomo”.
Queste parole di Giulio Carlo Argan sono tuttora insuperabili per indicare l’apparente dissidio dell’arte della prima metà del Seicento, in realtà due facce di una stessa medaglia: i cieli sfondati illusionisticamente e il vero quotidiano in cui Caravaggio colloca le vicende umane.
La cappella Contarelli con le storie di San Matteo in San Luigi dei Francesi, è la sua prima apparizione pubblica.
È il 1599 e un autentico ciclone condizionerà tutta l’arte a venire.
- A cura di: Rossella Faraglia
- Durata: 2 ore circa
- Quota: € 10,00
- Appuntamento: Piazza San Luigi de’ Francesi, ingresso della chiesa