Calda mattinata settembrina. Il Palatino sembra sempre di conoscerlo, punto focale della storia, delle leggende, dei miti di fondazione della città.
Eppure sfugge sempre, a volte banalmente si aprono nuovi percorsi di visita e dunque si “vede” qualcosa che prima non si vedeva. Oppure hai la fortuna di essere guidato da Emanuele Gallotta che ti spiega come e perché gli strati che compongono la sommità del Palatino siano serviti egregiamente alle operazioni ideologico/edificatrici di Ottaviano Augusto prima e del “dominus ac deus” (Domiziano) poi.
Storia di tecniche costruttive, di planimetrie che cambiano e si curvano, storia del palazzo che forgia per sempre il colle dove inizia la storia di Roma.