L’artista americano Robert Mapplethorpe, uno dei maggiori protagonisti delle ricerca fotografica del secondo ‘900, è presente alla Galleria Corsini con alcune delle sue opere più rappresentative. Molti gli spunti di interesse emersi: abbiamo potuto vedere e comprendere il riuscito tentativo di cancellare (o quantomeno rendere meno dogmatico) il confine fra ‘arte’ e ‘pornografia’ a dispetto dei tanti tabù ancora presenti in quegli anni. Vanno inoltre ricordati gli studi sul corpo umano, evidenziato in posture e luminosità del tutto originali. Molto pregevoli sono anche i primi piani di fiori e piante, a volte declinati in una sorta di amarcord della pittura fiamminga. Tutto questo e molto altro è inserito in un dialogo con l’importante collezione permanente della Galleria, un’idea che è risultata complessivamente convincente. Una visita resa oltremodo piacevole dall’analisi critica e competenza di Matteo Piccioni.
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Last modified: Novembre 18, 2020