La chiesa sorse sul titulus di Santa Prassede, esistente già alla fine del V secolo. Prassede, come Pudenziana, era figlia del senatore Pudente, uno dei primi seguaci di S. Paolo a Roma. La leggenda racconta che Prassede raccoglieva i resti ed il sangue dei martiri in un pozzo all’interno della sua casa, ancora segnalato da un disco di porfido, e per questa pietosa attività la chiesa divenne una tra le più venerate di Roma. Ricostruita da Pasquale I nell’822, fu varie volte restaurata, con alterazioni del suo carattere primitivo ma restano gli splendidi mosaici dell’abside, dell’arco trionfale e – soprattutto – della cappella – o sacelllo – di San Zenone, senza dubbio il più importante monumento bizantino in Roma.
A cura di Stefania Botti
Costo: € 7,00 visita guidata
Appuntamento: ore 10:00 – Via di Santa Prassede, 9a