Lucina era forse una ricca matrona convertita al Cristianesimo che mise a disposizione un sito di sua proprietà per favorire l’aggregazione della nascente comunità cristiana o, come si è propensi a credere più di recente, questo era il sito di una Domus Lucinae, ovvero un tempio dedicato a Giunone Lucina. La basilica paleocristiana dedicata al martire Lorenzo venne dunque edificata, nel V secolo, nel cuore del Campo Marzio, in un’area ricca di memorie monumentali, su strutture romane più antiche.
In particolare, essa sorse presso l’Horologium, ovvero la meridiana solare fatta realizzare da Augusto, di cui l’obelisco ora a Montecitorio era lo gnomone. Gli scavi recenti hanno messo in luce il piano di giacitura delle lastre di bronzo della meridiana. Ma la stratigrafia della chiesa è molto complessa e rivela inoltre le fondamenta di un’insula del III secolo d.C. e i resti di un battistero paleocristiano.
Nel Seicento la chiesa venne completamente rinnovata e a quest’epoca risalgono le tele pregevoli di Simon Vouet e, soprattutto, di Guido Reni che realizzò per l’altare maggiore il celebre Crocifisso.
(a cura di Daniela Pacchiani)
Appuntamento: Sabato 15 febbraio, ore 15:30, Via in Lucina, 16